giovedì 2 giugno 2016

Una idonea al Concorso Ripam Puglia scrive a Mattarella......nessuna risposta,,,per ora! Perchè la politica e le istituzioni sono sorde ai problemi dei nostri ragazzi?

Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Signor Presidente,
mi chiamo Chiara Lucia Cazzato. Sono una donna di 35 anni.
Vivo a Tricase, in provincia di Lecce. Amo la mia terra e la mia Regione.
La Puglia, terra di persone che sanno impegnarsi, porsi obiettivi, fare progetti pur tra mille e ancora mille difficoltà, con la consapevolezza che per raggiungere un risultato bisogna sacrificarsi e dedicarsi senza riserve.
Terra di padri e madri dai cui occhi traspare un velo di timore e preoccupazione per il futuro lavorativo dei propri figli che hanno cullato, cresciuto, istruito secondo i valori e principi della correttezza, dell’impegno, dell’onestà, della dedizione, del rispetto verso gli altri e verso se stessi e che vedono, oggi, destreggiarsi qua e là in cerca di lavori precari e incerti. Non sognavano questo per i loro figli mentre li cullavano con il cuore pieno di speranza per la loro realizzazione umana e professionale.
Terra di bambini e bambine ai quali si insegna e si tramanda, sin da piccoli, che l’impegno e il merito vengono sempre premiati.
Terra di uomini e donne che nel mese di giugno 2014 iniziavano una nuova avventura, durata un anno circa, che va sotto il nome di “Concorso Ripam Puglia”.
“Armati” di pazienza e buona volontà, di amore per lo studio e il sapere, pur tra i tanti impegni lavorativi e familiari, riprendevano in mano testi giuridici, universitari e non, e si cimentavano con quiz di comprensione verbale e numerici, sfruttando anche le ore notturne per poter superare le due prove preselettive necessarie per accedere agli scritti.
Tra queste donne io. Laureata in Giurisprudenza da nove anni e abilitata alla professione forense da sei, con un bagaglio di esperienze che vanno da stage a “gavetta” negli studi legali, anche del Nord Italia.
Un figlio di 4 anni, Lorenzo, al quale insegno e tramando che l’impegno e il merito vengono sempre premiati.
A giugno 2014 a Bari ci presentiamo in 13.000. Prove preselettive superate da 929 persone. Tra queste io. Felicità e gioia perché si concretizzano le parole “l’impegno viene sempre premiato”.
Estate, autunno, inverno a studiare e a gennaio 2015 finalmente gli scritti. Tre prove. Diritto e contabilità la prima, informatica la seconda e inglese la terza. Prove scritte superate brillantemente e penso già alla prova orale da sostenere a Roma.
31 marzo 2015, bacio mio figlio con la promessa, fatta in silenzio nella mia mente, che sarei ritornata con l’idoneità “in tasca” e con la promessa, fatta ad alta voce, che avremmo passato più tempo insieme e che gli avrei portato un dono al mio rientro. Si parte per Roma. Orale primo aprile 2015 e mantengo le promesse, anche e soprattutto grazie al sostegno delle persone a me vicine.
A loro devo tutto. Come devono tutto alle loro famiglie le persone che, come me, hanno superato il concorso, che hanno creduto e credono in un sogno (forse in un miracolo) e che sanno perfettamente di essere stati sfavoriti da un bando predisposto, per lo più, per la stabilizzazione dei precari facendo valere un punteggio- alto- per gli anni di servizio in Regione e, al tempo stesso, l’ esonero dalle prove preselettive (troppa grazia!).
A gennaio 2016 noi idonei veniamo a conoscenza dell’esistenza di un comma inserito nella legge di stabilità, il famoso comma Ginefra, il quale consentirà alle Regioni di stabilizzare il personale precario (senza che tale personale abbia superato un concorso pubblico) in barba a chi questo concorso lo ha invece superato dimostrando bravura, capacità, formazione e preparazione.
Tale comma e le successive scelte regionali ci hanno rammaricato profondamente. Hanno deluso il nostro senso di giustizia e i valori ai quali abbiamo creduto fino a questo momento.
Troppo spesso si è sentito parlare della necessità di far valere la meritocrazia, salvo poi, nei fatti, comportarsi in modo del tutto opposto.
Ma l’art 97 della Costituzione non recitava testualmente che “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”?
In Regione, come dichiarato espressamente dall’Assessore al personale Nunziante procederanno all’assunzione dei vincitori e poi provvederanno a stabilizzare i precari. Tutto negativo per noi dal momento che la nostra graduatoria sarà valida fino al mese di ottobre del 2018!!!
Ci aiuti. Non può finire tutto così senza una speranza ed opportunità per noi Idonei.
Un caro saluto, Presidente.
Chiara Lucia Cazzato

2 commenti:

  1. IL DRAMMA è in scena... ovunque... ma le Autorità scelgono le ultime poltrone per assistere gratuitamente allo Spettacolo OSCENO... (scarapax)

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  2. La signora Chiara apre il discorso del Merito con dolore, perchè oscurato nella Regione Puglia dagli stabilizzandi in corsa per l'immissione in ruolo a discapito degli Idonei, che hanno superato un durissimo concorso nazionale.Il Presidente della Repubblica Mattarella, custode delle Leggi dello Stato,tutelerà gli Idonei, richiamandosi alla Legge 125/2013, alla sentenza del Consiglio di Stato n.6536/2009 e alla sentenza n.225/2010 della Corte Costituzionale?

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