venerdì 28 aprile 2017

Primo Maggio 2017


 
1° maggio 2017 Messaggio del Segretario Nazionale del CSA


La Festa del Lavoro è l’autentica icona delle classi lavoratrici, nata per ricordare le battaglie portate avanti nella seconda metà dell’800 su scala internazionale per ottenere il riconoscimento di diritti che allora non esistevano, e che nel corso delle epoche è andata costantemente a rinnovarsi, riempiendosi di nuovi significati, di nuovi valori e di nuove sfide.
Quale è, oggi, il senso più profondo di questa celebrazione? Per quanto possa sembrare paradossale, oggi sono ancora attuali le parole scritte su un volantino diffuso a Napoli nel 1890, che recitava:  “Lavoratori  ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora.”
A quasi 130 anni di distanza, i problemi sono gli stessi. Il 1° maggio, dunque, non può essere una semplice rievocazione, ma un momento di rivendicazione forte affinchè il popolo possa riappropriarsi di quei diritti che sembravano ormai acquisiti e inattaccabili, ma che invece gli ultimi governi hanno messo seriamente a repentaglio.
Non solo, mentre certi attacchi sono diventati palesi sino alla sfacciataggine, le esodazioni e i licenziamenti sono sempre più massicci. Così, quello che sta vivendo il mondo del lavoro in Italia è un momento drammaticamente difficile, dove la migliore delle prospettive è quella di conservare il posto, con le unghie e con i denti, dove la disoccupazione continua a galoppare, dove i giovani vedono ridurre ai minimi termini la possibilità di un’occupazione quantomeno dignitosa.
Come Organizzazioni Sindacali, avevamo pensato ad una manifestazione “nostra” da indire per il 1° maggio. Poi, abbiamo ritenuto più opportuno pensare ad un programma di convegni e manifestazioni da spalmare nel corso del tempo, perché in tal modo saremo più vicini ai lavoratori e li renderemo altresì più partecipi al nostro progetto.
Il nostro obiettivo rimane quello di sviluppare una piattaforma concreta, per dare ai lavoratori e alle lavoratrici dei comparti da noi tutelati le risposte che attendono e per recuperare quanto hanno perso in questi anni, con il perdurare della mancanza del Contratto Nazionale.
Pertanto, l’augurio che rivolgo a tutti loro è di mantenere sempre la stessa tenacia e lo stesso coraggio  nel difendere i propri diritti e la stessa fiducia nei nostri confronti come organo di rappresentanza, che per quanto alcuni, a livello istituzionale, cercano di svilire, sarà sempre una voce libera, forte, mai disposta ad abbassare la guardia.
Buon Primo Maggio a tutti!

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