CHIANCIANO 4-5 NOVEMBRE 2011
DIRETTIVO NAZIONALE C.S.A.
(Coordinamento Sindacale Autonomo)
INTERVENTO DI LUIGI MARUCCI RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO
POLIZIA LOCALE C.S.A.
UNIAMOCI IN UN SOLO CORPO NAZIONALE A STRUTTURA REGIONALE DI
POLIZIA LOCALE
Da tempo si parla di unificare tutte le Polizie Locali in un solo Corpo Nazionale a struttura
regionale, con un Contratto di diritto pubblico in un nuovo Ordinamento Nazionale di Polizia
Locale ma i ventilati progetti di legge e il poco interesse dei politici, asserviti ad Associazioni e
Sindacati padronali, sembrano essersi disciolti, rispettivamente, nei meandri dottrinali e nei luoghi
ed intrigati corridoi del Parlamento.
Restano, perciò, valide numerose leggi e leggine accompagnate da infiniti regolamenti e Decreti,
che ostacolano qualsiasi tentativo di unificazione dei Corpi che rimangono prigionieri a vita
dell’Ente Locale da cui dipendono (proprio in questi giorni il Sindaco di Roma con Deliberazione di
giunta ha cambiato il nome alla Polizia Municipale di Roma chiamandola “Polizia Roma Capitale”
violando, così, la legge 65/86) per le contrattazioni nazionali e decentrate in simbiosi con gli
impiegati comunali.
I 70.000 Agenti ed Ufficiali delle Polizie Municipali e Provinciali d’Italia, che insieme
rappresentano la TERZA forza di Polizia in Italia, dopo i Carabinieri e La Polizia di Stato, ma che
non hanno, purtroppo, capacità contrattuale come le Polizie del Comparto Sicurezza perché sono
suddivisi in miriadi di piccoli Corpi autonomi usati completamente dal politico di turno (Sindaci
sceriffi che vestono la divisa di comandante di polizia municipale , assessori che nominano
ragionieri e bidelli responsabili dei servizi, Amministrazioni che giocano con la legge e fanno
contratti dirigenziali a Commesse, ad ex poliziotti ed affidano servizi di sicurezza urbana agli
Istituti di Vigilanza privata) .
Ed è proprio su questo motivo fondamentale che poggiano le sconfitte dei pionieri dell’unificazione
delle Polizie Locali colpiti e perseguitati dai quei poteri “grigi” (sempre in auge sia con Governi
di destra sia con Governi di sinistra) che si aggirano nelle stanze ministeriali e del Parlamento
Nazionale.
Infatti l’autonomia dei Corpi delle Polizie Locali crea minore difficoltà contrattuali per chi li
gestisce, soprattutto per i Comuni ove i Sindaci e giunte comunali, da sempre, preferiscono
riconoscere la priorità dei problemi politici rispetto a quelli inerenti il proprio personale, tra cui,
appunto gli Agenti ed Ufficiali di Polizia Locale.
La frantumazione, non solo esteriore (divise, stemmi, auto ecc. ecc) ma anche sostanzialmente
(leggi, regolamenti, ecc.) delle Polizie Locali in diverse migliaia di miniorganismi crea differenze
tra gli appartenenti ai stessi Corpi locali regolati dalla stessa Legge nazionale.
I sindacati non liberi notoriamente vicini al “padrone” non tentano neanche , magari con la
contrattazione collettiva, a far distinguere, prima ruoli e funzioni e le retribuzioni tra il personale
amministrativo dei comuni e delle Province e gli Agenti e Ufficiali delle Polizie Locali, per poi dare
una giusta soluzione a quest’ultimi.
Se il potere contrattuale dei rappresentanti sindacali delle Polizie Locali diminuisce
proporzionalmente per la frantumazione dei Corpi in 8000 Comandi , figuriamoci quanto potere
coercitivo possono avere gli stessi presso gli organi politici e più precisamente presso i governanti
ed i legislatori nazionali.
Il responsabile del Dipartimento Polizia Locale del CSA Luigi Marucci ha invocato, alla presenza
della Dirigenza Nazionale del CSA a Chianciano, l’applicazione del Decreto Amato per poter
ancorare il contratto di Polizia Locale in un’area separata dall’Ente Locale dando, così, ampio
spazio all’applicazione del Decreto 165 (volutamente mai recepito e applicato dall’ARAN e dal
Comitato Paritetico alle Polizie Locali d’Italia) che con DPR del Presidente della Repubblica
avrebbe acquisito la qualità di contratto di Diritto Pubblico alla pari del contratto nazionale dei
Segretari Comunali.
UNIAMOCI DUNQUE IN UN SOLO CORPO NAZIONALE A STRUTTURA REGIONALE e
diamo così una vigorosa spallata a quei “poteri grigi” che da sempre hanno ostacolato “il Contratto
di categoria” e conseguentemente l’evoluzione professionale ed organizzativa delle Polizie Locali
d’Italia .
Al di fuori di questo esaltante cammino c’è la deriva dei tanti Massa, dei Cristaldi, degli Ascierto,
dei Barbolino, degli Incostante e dei Saia fautori dei più nefasti periodi bui della storia delle
Polizie Locali d’Italia .
Luigi Marucci – Responsabile Nazionale
Dipartimento Polizia Locale CSA
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