mercoledì 3 agosto 2016

ALTRO PASTICCIO. Approvato Decreto Enti locali!

Il Senato ha approvato questo martedì 2 agosto con 165 voti favorevoli e 96 voti contrari la questione di Fiducia chiesta dal Governo sul decreto legge sugliEnti Locali, il quale quindi è stato approvato definitivamente, dopo che analogo testo era passato dalla Camera.
Ecco cosa cambia per gli Enti Locali
Vengono stanziati 74 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. Le Città Metropolitane avranno gli stessi stanziamenti del 2015, quindi senza alcun taglio ne' aggiunta di risorse. Mentre vengono stanziati 148 milioni di euro per le Province, di cui 48 per il funzionamento e 100 per la manutenzione straordinaria delle strade. Per quanto riguarda i Comuni, c'è lo sblocco del turn-over nelle assunzioni per quelli al di sotto dei 10.000 abitanti (che quindi potranno tornare ad assumere personale) e lo stanziamento di 80 milioni in quattro anni per quelli colpiti da sentenze esecutive. Inoltre sempre per i comuni si prevede un nuova modalità perequativa di ripartizione del fondo di solidarietà.
 10 MLN PER DISASTRO PUGLIA Arrivano 10 milioni di euro per quest’anno per ‘speciali elargizioni’ in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Andria-Corato, a nord di Bari, del 12 luglio scorso, e dei feriti gravi e gravissimi. Si prevede di destinare almeno 200mila euro a ogni famiglia delle vittime e ai feriti una cifra proporzionale alla gravità delle lesioni, in base anche allo status economico.
FINO A 140 MLN PER ESTINZIONE MUTUI COMUNI CON CDP Viene creato al Viminale un fondo che potrà arrivare a circa 140 milioni di euro in tre anni per erogare dei contributi ai comuni per l’estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari accesi con Cdp. Così da attutire il peso delle penali previste. La notazione iniziale del fondo sarà di 14 milioni di euro nel 2016 (aumentabili a 40 milioni grazie alle risorse rivenienti dalle sanzioni ai comuni che hanno sforato il patto di stabilità interno nel 2015), 48 milioni di euro nel 2017 e 48 milioni nel 2018.
‘SALVI’ STABILIMENTI SPIAGGE Dopo che la Corte di giustizia europea ha bocciato la proroga automatica delle concessioni per gli stabilimenti balneari fino al 2020, sono resi ‘validi i rapporti già instaurati e pendenti’, ovvero le concessioni in atto degli stabilimenti balneari, fino al 2020 ‘nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi di derivazione comunitaria’, che dovrebbe completarsi nel 2017, per ‘garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto, e assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio’.
‘SALVA’ VOLI LOW COST: STOP AUMENTI IN 2016 Stop dal 1° settembre di quest’anno e fino a fine 2016 all’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali. Questo per ‘sostenere le prospettive di crescita del settore aereo e ridurre gli oneri a carico dei passeggeri’. Nel 2019 la stessa addizionale comunale sui diritti d’imbarco sarà incrementata di 0,32 euro (le entrate andranno al Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo). Questo incremento potrà ‘essere rideterminato in riduzione’.
Molte, ovviamente, le misure su Comuni e Province:

‘SCONTI’ SU SANZIONI Stop alle sanzioni per Province e città metropolitane che nel 2015 hanno sforato il patto di stabilità interno. Per i comuni che hanno sforato nel 2015 la sanzione economica si applicherà nella misura del 30% della differenza tra il saldo obiettivo 2015 e il saldo finanziario conseguito nello stesso anno. In poche parole se un comune ha sforato di un milione di euro dovrà pagare 300 mila euro di sanzioni. Le sanzioni economiche per i comuni che hanno sforato nel 2015 possono essere ridotte anche ‘di un importo pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso del 2015, purché non già oggetto di esclusione dal saldo valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno’. Non saranno poi applicate le sanzioni economiche a quelle Province e ai Comuni fino a 5mila abitanti che, pur non avendo inviato a RgS la certificazione sul rispetto del patto di Stabilità interno entro il 31 marzo, abbiano inviato la documentazione entro il 30 aprile 2016.
Dopo aver privato gli enti locali di competenze e di risorse proprie e aver imposto vincoli troppo stringenti e tagli indiscriminati, il Governo adesso starebbe solo tamponando le emergenze con mance, deroghe e sanatorie, che non danno certezze, penalizzano le amministrazioni virtuose e premiano gli amministratori che non hanno rispettato le regole!

votiamo NO al Referendum Costituzionale

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